Spazi del gioco a misura di bambini

Lo spazio del gioco è uno dei temi al centro del lavoro di Lab20architecture, a partire dall’idea-guida di “simulazione spaziale” come situazione che lega la conformazione degli spazi alla concreta esperienza del gioco. Un ambiente naturale simulato spazialmente, ad esempio un elemento di copertura in forma di albero, può suscitare nel bambino la sensazione di stare sotto un albero, stimolando un’esperienza che innesca la fantasia e l’immaginazione.

Le Corbusier, Unité d’habitation, Marseille, 1959 (Ph. René Burri / Magnum Photos).

Stare sotto un albero, in una capanna, su un terreno ondulato sono alcune delle esperienze che un playground può permettere, non necessariamente in maniera mimetica ma utilizzando strutture, forme, materiali capaci di attivare l’immaginazione del bambino.

Aldo Van Eyck , Tools of Imagination.

Gli oggetti e gli spazi di un playground non dovrebbero quindi risultare da un repertorio standardizzato, scelto da cataloghi commerciali come avviene spesso nella pratica. Un luogo a misura di bambino può nascere, invece, cercando di immaginare come i bambini – meglio ancora attraverso il loro diretto coinvolgimento a monte del progetto – percepiscono e sperimentano questi spazi e questi oggetti. (LM)

BAM-Ballistic Architecture Machine, Indigo Playgrounds, Beijing, China (ph. J. Leijonhfvud).

Riferimenti

https://thinkingthecity.com/2016/04/03/alisonpeter-smithson-y-aldo-van-eyck-construccion-y-lugar/

https://architectureandeducation.org/2017/08/29/interview-with-herman-hertzberger-2017-architecture-as-visual-and-social-connection/

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